L’edificio destinato al cohousing interessa una porzione dell’immobile denominato “Palazzo dell’Istituto di Aiuto Materno e di Assistenza ai Lattanti”, ultimato nel 1914 su progetto dell’ing. Gualtiero Balatroni, incaricato dalla Congregazione di Carità di Bologna, allora ente proprietario dell’immobile. L’edificio a corte posto tra via Don Minzoni, via Fratelli Rosselli e via del Porto rimane indenne ai bombardamenti bellici e appare oggi sostanzialmente autentico nel suo impianto originario. Il complesso architettonico è dichiarato di interesse culturale con specifico decreto del Ministero per i Beni ed Attività Culturali.
Sebbene il civico 15 di via del Porto rappresenti la parte meno ornata dell’intero edificio, il progetto di ristrutturazione mira a conciliare il rispetto dell’esistente, il consolidamento strutturale con l’adeguamento funzionale e le sollecitazioni che scaturiscono dal progetto cohousing e dall’uso abitativo non convenzionale. Ne deriva uno studio delle relazioni spaziali tra ambienti privati e luoghi di aggregazione che si risolve nella definizione sintetica di alcuni aspetti:
Le caratteristiche di sostenibilità dell’intervento edilizio riguardano in particolare la riqualificazione energetica dell’edificio (isolamento termico) ed con il completo rifacimento dell’impiantistica.
Il progetto Architettonico ed esecutivo sono a cura di Diverserighestudio e Azienda Casa Emilia Romagna (ACER) – Bologna